24 Novembre 2025

CMOR in bolletta luce e gas: cos’è, perché appare e come funziona davvero

Tra tutte le voci che possono comparire in una bolletta luce e gas, ce n’è una che manda in confusione praticamente chiunque: il famoso CMOR. È un importo che arriva all’improvviso, spesso mesi dopo un cambio fornitore, e sembra non avere alcuna logica apparente. Molti consumatori si trovano spiazzati perché sono convinti di aver pagato tutto; eppure, il CMOR compare.

Questa voce si porta dietro una fama poco rassicurante perché nasce da situazioni che spesso non sono chiare neppure al cliente: ritardi, bollette dimenticate, conguagli mai arrivati o addirittura errori di contabilizzazione da parte del vecchio fornitore. Ma il CMOR non è una multa, non è una penalità e non è un modo del tuo nuovo fornitore per “fregarti”. È semplicemente un indennizzo automatico previsto da ARERA per gestire i debiti che rimangono aperti quando si cambia gestore. Capirlo è fondamentale perché ti aiuta a evitare errori, a riconoscere quando l’importo è corretto e, soprattutto, a difenderti quando non lo è.

 

Che cos’è il CMOR in bolletta?

Il CMOR, cioè “Corrispettivo Morosità”, è un importo che finisce nella tua bolletta quando il tuo vecchio fornitore sostiene che tu abbia lasciato irrisolte delle bollette prima di cambiare gestore. Per visualizzarlo in modo semplice, immagina la situazione come se fossi a scuola: cambi istituto, ma nella scuola precedente devi ancora restituire un libro. Nessuno ti punisce, nessuno ti multa, semplicemente, la nuova scuola aiuta quella vecchia a recuperare ciò che manca. Il CMOR funziona esattamente così.

Non si tratta quindi di una tassa e non è nemmeno un onere generico, ma è un meccanismo che scatta solo in casi specifici, ovvero quando risulta che prima del cambio fornitore non siano stati pagati alcuni importi dovuti. La confusione nasce perché il CMOR viene inserito nella bolletta del nuovo fornitore anche se quest’ultimo non ha nulla a che fare con la morosità. Ecco perché molti consumatori credono che sia un costo “inventato” o “illegittimo”. In realtà è una procedura ufficiale, regolamentata e piuttosto rigorosa.

 

Perché il CMOR appare nella tua bolletta luce o gas

Il CMOR compare perché il vecchio fornitore comunica ad ARERA che esiste un debito rimasto aperto. Non è una scelta discrezionale del nuovo fornitore: quest’ultimo è solo l’intermediario obbligato per legge a inserirlo in bolletta, perché adesso sei suo cliente.

Il punto che genera più confusione è la tempistica. Il CMOR non arriva quasi mai subito dopo aver cambiato gestore. Può comparire anche dopo sei mesi, ma spesso anche dopo un anno o più. Questo succede perché il vecchio fornitore prima deve verificare l’effettiva morosità, provare a contattarti e inviare le comunicazioni previste per legge. Solo dopo può avviare la procedura CMOR.

Immagina, per esempio, di aver cambiato fornitore a gennaio. L’ultima bolletta del vecchio gestore ti arriva a febbraio, ma magari non la vedi o dimentichi di pagarla. Oppure la paghi, ma il bonifico arriva in ritardo o non viene associato correttamente alla tua utenza. Quando il vecchio fornitore se ne accorge, avvia la richiesta CMOR, e il tuo nuovo fornitore te lo addebita, spesso mesi dopo. È per questo che molti clienti dicono: “È impossibile, è passato troppo tempo!”. In realtà è del tutto normale.

 

Come funziona il CMOR: la guida semplice che nessuno ti ha mai dato

Il CMOR è un sistema automatico. Quando il vecchio fornitore rileva una morosità, cioè una o più bollette non pagate, deve prima verificare che il debito sia reale e non contestato. Poi deve dimostrare di averti avvisato e sollecitato. Se nel frattempo il cliente ha cambiato fornitore, può chiedere ad ARERA l’applicazione del CMOR.

ARERA controlla che ci siano i requisiti e, se tutto è in ordine, autorizza il nuovo fornitore a inserire l’importo nella tua bolletta. Tu quindi paghi al nuovo fornitore, che però non trattiene nulla, ma trasferisce l’intera somma al gestore precedente. Questa procedura esiste per evitare comportamenti opportunistici, come cambiare fornitore per sfuggire ai debiti. Ma allo stesso tempo tutela il consumatore, perché la richiesta viene verificata e deve rispettare regole precise. Per questo motivo non basta che il vecchio fornitore “decida” di chiedere il CMOR: deve dimostrarlo.

 

Quando il CMOR è corretto e quando NON lo è: come controllare

Il CMOR può essere totalmente corretto, totalmente sbagliato oppure semplicemente calcolato male. Distinguere i casi, però, non è difficile se sai cosa controllare.

È corretto, per esempio, quando ci sono bollette effettivamente non pagate o pagate oltre la scadenza, oppure quando, al momento del cambio fornitore, risultano ancora da saldare conguagli, stime o fatture arrivate tardi. In tutte queste situazioni il vecchio fornitore è autorizzato a richiedere il CMOR.

Diventa invece scorretto quando il pagamento c’è stato ma non risulta registrato. Per esempio:

  • Quando la fattura contestata non era più esigibile.
  • Quando il sollecito non è mai stato inviato.
  • Quando l’importo è stato già saldato ma non risultava per errori amministrativi.
  • Quando si tratta di un debito prescritto.

Per capire se il CMOR è legittimo, serve recuperare le ultime fatture del vecchio fornitore, verificare estratti conto, controllare le date dei bonifici e confrontarle con le scadenze indicate. Anche la data del cambio fornitore è importante. Molti CMOR nascono proprio perché l’ultima bolletta è stata emessa dopo lo switch e il cliente non l’ha più notata.

Se, dopo aver controllato tutto, ritieni che il CMOR sia sbagliato, puoi contestarlo. La prima cosa da fare è chiedere al vecchio fornitore la documentazione dettagliata del debito. Se non risponde o la risposta non è soddisfacente, puoi rivolgerti allo Sportello ARERA e avviare una procedura formale.

 

Cosa succede se non paghi il CMOR

Quando il CMOR arriva, non può essere ignorato. Anche se nasce da un debito con il vecchio fornitore, la gestione passa al nuovo. Se non lo paghi, riceverai solleciti e potresti essere classificato come cliente moroso. Questo non significa che la fornitura verrà interrotta immediatamente: la sospensione della luce o del gas può avvenire solo se non paghi anche le normali bollette del nuovo fornitore. Tuttavia, continuare a ignorare il CMOR può portare il debito a una società di recupero crediti, con ulteriori costi e complicazioni. Vale quindi la pena affrontarlo subito, verificare la sua correttezza e, se necessario, contestarlo. Altrimenti, pagalo.

 

Come evitare il CMOR: i consigli pratici che funzionano davvero

Evitare il CMOR è possibile, e non è nemmeno complicato. Il modo più efficace è controllare sempre lo stato dei pagamenti prima di cambiare fornitore, così come verificare eventuali conguagli successivi. Molti CMOR nascono semplicemente perché l’ultima bolletta è stata inviata dopo il cambio gestore e il cliente non l’ha più notata. Controllare la posta, salvare le ricevute e monitorare i pagamenti evita la maggior parte dei problemi.

Un’altra soluzione, molto efficace, è affidarsi a un consulente energetico. Un professionista conosce le procedure, controlla i pagamenti, ti avvisa dei possibili rischi e ti aiuta a gestire la chiusura del contratto nel modo corretto.

 

Perché il CMOR non dipende dal tuo attuale fornitore

Uno dei fraintendimenti più diffusi è pensare che il nuovo fornitore abbia la possibilità di annullare o modificare il CMOR. In realtà non funziona così. La responsabilità della morosità è del vecchio fornitore, che ha potere di avviare la procedura, mentre il nuovo è solo un tramite obbligato. Il nuovo fornitore non trattiene l’importo, non lo calcola e non ha nessun margine di decisione. L’intero processo è gestito tramite una piattaforma ARERA che garantisce lo scambio dei dati tra fornitori. È per questo che il CMOR è così difficile da contestare direttamente con il nuovo gestore: semplicemente non ne ha la titolarità.

 

Come EnergetiKa ti aiuta a non avere mai più problemi con CMOR, morosità e bollette incomprensibili

Molti dei problemi legati al CMOR nascono dalla mancanza di controllo e dalla scarsa chiarezza nei passaggi tra un fornitore e l’altro. EnergetiKa interviene proprio qui, offrendo un check-up delle bollette che permette di individuare subito eventuali incongruenze, conguagli nascosti, doppie fatturazioni o consumi conteggiati male.

Il supporto durante il cambio fornitore evita che le ultime bollette vadano perse o non vengano notate. Inoltre, un consulente è in grado di verificare lo stato dei pagamenti e anticipare eventuali rischi di CMOR, proteggendo il cliente da sorprese future. La differenza tra affrontare le bollette da soli o con un esperto al fianco è enorme. Un consulente dedicato non serve solo a risparmiare, ma soprattutto a garantire tranquillità e controllo.

Il CMOR è una di quelle voci che fanno paura perché non le conosciamo. Ma quando ne capisci il funzionamento, ti rendi conto che non è un mostro, né un costo inventato, né qualcosa di cui avere timore. È semplicemente un meccanismo che si attiva in situazioni specifiche e che, se gestito con consapevolezza, può essere controllato o contestato quando necessario. La vera differenza la fa la chiarezza. Quando sai leggere la tua bolletta, conosci i tuoi diritti e ti affidi a un supporto competente, nulla può coglierti di sorpresa. E il CMOR diventa solo una sigla in più, non un problema in più.

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