La bolletta, per la maggior parte delle persone, è una specie di piccolo enigma. La apri, scorri le righe, ti perdi tra cifre e percentuali, cerchi di capire quanto hai consumato davvero e poi, a un certo punto, ti imbatti in quella voce strana: oneri di sistema. È lì, ogni mese, fedele come un abbonamento che non ricordi nemmeno di aver attivato.
Gli oneri di sistema sono una di quelle cose che sai che paghi, ma che nessuno si è mai preso la briga di spiegarti davvero. E questo genera frustrazione: perché pagare qualcosa che non capisci crea sempre un senso di ingiustizia.
Eppure (te lo dico subito), sono una parte fondamentale del funzionamento del sistema energetico italiano. Non sono una “tassa nascosta”, non sono un trucchetto dei fornitori, non sono un mistero voluto per confonderti. Sono semplicemente una parte del meccanismo che permette a tutti noi di accendere la luce ogni mattina.
Quindi oggi facciamo qualcosa che pochissimi fanno: ti spiego gli oneri di sistema luce e gas come se fossimo seduti al bar, davanti a un caffè, e tu mi dicessi: “Ok, spiegami davvero cosa pago in bolletta.”
E io, un sorso alla volta, te lo racconto.
Perché paghi più di quello che consumi
Ti sarà capitato mille volte: pensi di aver consumato poco, magari perché sei stato fuori casa o perché hai fatto più attenzione del solito, eppure la fattura è praticamente la stessa.
Questo accade perché la bolletta dell’energia non è un semplice “conto alla cassa”, come quando compri un chilo di mele o una bottiglia d’acqua. Non paghi soltanto quello che hai usato: paghi anche tutto quello che serve a far funzionare il sistema.
È un po’ come quando prendi l’autostrada: non stai pagando solo i chilometri che percorri, ma tutto quello che serve a far funzionare l’intera infrastruttura. I ponti, le gallerie, l’illuminazione, il personale, la manutenzione continua… tutto ciò che permette a milioni di persone di muoversi in sicurezza ogni giorno.
Se il pedaggio coprisse soltanto “l’usura delle tue gomme” mentre guidi, costerebbe pochissimo.
Ma non è così: paghi anche quello che serve a tenere in piedi il sistema.
La bolletta dell’energia funziona allo stesso modo. Gli oneri di sistema sono quella parte che serve a far funzionare le “autostrade dell’energia”. E ora lo vediamo nel dettaglio.
Cosa sono gli oneri di sistema (detto semplice, semplice)
Detto in parole povere: gli oneri di sistema sono soldi che servono per mandare avanti il sistema energetico italiano.
Non paghi solo quello che consumi tu, ma contribuisci a tutta una serie di attività pubbliche che servono per far funzionare la rete elettrica e quella del gas, aiutare le famiglie più fragili, sostenere lo sviluppo delle energie rinnovabili, mantenere in sicurezza impianti e infrastrutture.
Non è qualcosa che puoi scegliere o rifiutare: è un contributo obbligatorio, uguale per tutti i clienti, deciso da ARERA, l’Autorità che regola il mercato. Gli oneri, in pratica:
- non dipendono dal tuo fornitore, quindi cambiarlo non li elimina;
- non dipendono dai tuoi consumi, anche con consumi bassi li paghi comunque;
- non puoi modificarli o trattarli, sono obbligatori;
- servono a coprire costi pubblici, non profitti privati.
Eppure, pur essendo così importanti, nessuno te li ha mai spiegati.
Chi decide gli oneri di sistema? ARERA
ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) è un organismo indipendente che non appartiene ai fornitori. È lei che decide trimestralmente, quanto devono essere questi oneri.
Non è una decisione arbitraria, ma vengono valutati diversi aspetti:
- I costi complessivi delle infrastrutture.
- Gli investimenti in corso.
- Gli incentivi da finanziare.
- Gli obiettivi europei.
- I contributi statali disponibili.
- Le emergenze o le crisi energetiche.
In base a tutto questo, definisce gli oneri e li comunica a tutti i fornitori, che semplicemente li applicano. Ecco perché, se anche domani tu cambi fornitore, gli oneri restano identici.
Dove trovi gli oneri in bolletta?
È abbastanza facile individuarli, perché i fornitori hanno l’obbligo di evidenziarli in modo uniforme. Infatti si trovano nella sezione chiamata: Oneri generali di sistema.
Questi vengono mostrati in forma aggregata e vengono suddivisi tra:
- ASOS
- ARIM
A loro volta suddivisi tra Quota fissa ( €/mese) e Quota energia (€/kWh).
La voce ASOS serve per finanziare gli incentivi alle energie rinnovabili. Ed è, di solito, la parte più pesante. Nello specifico serve a sostenere:
- Gli impianti fotovoltaici.
- La produzione da fonti rinnovabili (sole, vento, acqua, biomasse).
- La cogenerazione ad alto rendimento.
È un po’ come dire: stai pagando, in parte, la transizione energetica.
Tutto il resto degli oneri generali riguarda la voce ARIM, che rispetto alla sorella, è una scatola più ampia e che contiene oneri come:
- I fondi per i bonus sociali.
- La messa in sicurezza degli impianti nucleari.
- I costi delle interruzioni del servizio.
- La manutenzione delle reti elettriche.
- Sviluppo per il miglioramento del sistema elettrico.
Sono costi che lo Stato non copre direttamente, ma che vengono distribuiti su tutti gli utenti.
Oneri di sistema luce e gas: perché sono così alti?
Per l’energia elettrica, gli oneri sono più numerosi e più costosi rispetto al gas. Il motivo è abbastanza semplice: l’elettricità non è solo “corrente che arriva in casa”: è un sistema vastissimo che comprende:
- reti di trasmissione;
- trasformatori;
- centrali;
- investimenti nelle rinnovabili;
- incentivi già promessi negli anni precedenti;
- sicurezza degli impianti.
Gli oneri della luce sostengono tutto questo. Ecco perché il loro importo non è una “tassa ingiusta”, ma la conseguenza naturale di un sistema molto complesso.
Negli anni degli incentivi al fotovoltaico, per esempio (parliamo soprattutto dei primi Conti Energia), lo Stato ha promesso contributi importanti agli operatori. Oggi, una parte di quei contributi viene ancora finanziata e pagata all’interno della ASOS.
La bolletta del gas, invece, è più semplice e quindi anche gli oneri lo sono. Non c’è nulla di paragonabile agli incentivi delle rinnovabili elettriche. Gli oneri gas servono principalmente per:
- finanziare il bonus gas;
- sostenere progetti di ricerca;
- coprire alcuni costi di rete.
Sono più leggeri, più lineari e cambiano meno frequentemente. Ma attenzione: esistono e vanno compresi anche loro.
Perché molte persone li percepiscono come ingiusti
Se consumi poco, potresti trovarti a pagare oneri più alti della spesa energia. E questo fa arrabbiare chiunque. È come se ti dicessero: “Hai mangiato un panino, ma paghi anche metà ristorante.”
Ed è proprio questo che crea quella sensazione di ingiustizia.
Ma il motivo è semplice: gli oneri non servono a pagare il tuo consumo, ma il funzionamento del sistema. E il sistema ha costi indipendenti da quanto consumi tu.
Non è un modello perfetto, ma è quello attualmente in vigore in Italia e nella maggior parte dell’Europa.
Perché gli oneri cambiano così spesso?
Gli oneri non sono una cifra fissa. Cambiano per tantissimi motivi, spesso anche fuori dal controllo dello Stato o di ARERA. Può dipendere da investimenti strutturali, da obblighi europei o anche da emergenze energetiche.
L’esempio più evidente è quello della crisi energetica tra 2021 e 2023. Per evitare che le bollette esplodessero a causa del rialzo spropositato dei prezzi di mercato delle materie prime, lo Stato ha scelto di azzerare temporaneamente gli oneri.
Durante quel periodo, moltissime famiglie e aziende hanno visto bollette più basse proprio grazie a questa misura. Ma ogni misura temporanea ha un inizio e una fine.
La delibera che ha sospeso gli oneri per le aziende sopra i 16,5 kW (e il loro ritorno da ottobre)
Nel 2025, il Governo ha introdotto una misura straordinaria recepita da ARERA attraverso specifiche delibere: l’azzeramento degli oneri generali di sistema (ASOS e ARIM) per tutte le utenze non domestiche con potenza impegnata superiore a 16,5 kW.
Si è trattato di un intervento temporaneo, pensato per sostenere le attività più energivore o comunque caratterizzate da consumi significativi. Bar, ristoranti, negozi, laboratori, uffici, capannoni e piccole aziende hanno beneficiato di uno “sconto” automatico in bolletta legato esclusivamente alla componente degli oneri.
Questa agevolazione aveva una scadenza precisa: è rimasta in vigore fino alla competenza di settembre 2025. A partire dalle bollette con competenza ottobre 2025, senza ulteriori proroghe da parte del Governo, ASOS e ARIM sono stati integralmente ripristinati per tutte le utenze coinvolte.
Il risultato è un aumento immediato del costo della fornitura, perché:
- gli oneri tornano a incidere sul prezzo complessivo della bolletta,
- la spesa al kWh aumenta,
- il totale finale può crescere in modo significativo, soprattutto per chi ha consumi elevati.
Di fatto, le aziende con potenza superiore a 16,5 kW tornano alla situazione precedente alla misura emergenziale: gli oneri di sistema sono di nuovo presenti e pienamente applicati, così come previsto dalla regolazione ordinaria.
È possibile risparmiare sugli oneri di sistema?
Qui bisogna essere sinceri: gli oneri di sistema non si possono eliminare.
Né con un nuovo fornitore, né con una tariffa diversa, né con una decisione del cliente. Sono parte obbligatoria della bolletta.
Però (e questa è una buona notizia), puoi agire su tutto il resto. E molto spesso, tutto il resto fa un’enorme differenza.
A volte basta:
- Correggere la potenza impegnata.
- Passare a una tariffa più adatta.
- Cambiare fascia oraria.
- Scegliere un contratto più equilibrato.
- Eliminare consumi nascosti.
- Evitare offerte capestro
Il peso degli oneri non cambia, ma il totale sì. Ed è questo che a fine mese conta davvero.
Perché EnergetiKa può fare la differenza (anche se gli oneri non si possono toccare)
Quando guardi una bolletta piena di voci incomprensibili, potresti avere la sensazione di essere solo in un labirinto. EnergetiKa nasce per evitare proprio questa sensazione.
Non fa magie, non promette l’impossibile. Fa qualcosa di molto più utile e concreto:
- Analizza le tue bollette.
- Controlla se stai pagando più del dovuto.
- Verifica se il contratto è adatto ai tuoi consumi.
- Individua errori, costi nascosti o condizioni sfavorevoli.
- Propone una soluzione migliorativa quando esiste.
- Ti accompagna nel tempo, monitorando variazioni tariffarie e opportunità
Il risultato è semplice: ti rimette al centro, ti ridà controllo, ti fa risparmiare dove è possibile farlo. Ed è un valore enorme, soprattutto quando la bolletta sembra un terreno minato.
Gli oneri di sistema luce e gas fanno parte della vita di tutti noi, anche se per anni nessuno ci ha spiegato davvero cosa siano. Sono una componente obbligatoria, decisa da ARERA, che serve a far funzionare l’intero sistema energetico nazionale. E anche se spesso sembrano pesanti o ingiusti, hanno un ruolo preciso e inevitabile.
Capire cosa sono ti permette almeno una cosa importante: sapere cosa stai pagando.
E quando inizi a capirlo davvero, la bolletta smette di essere un nemico e diventa uno strumento. E tu puoi finalmente usare questo strumento in modo consapevole, scegliendo il contratto migliore, gestendo i tuoi consumi, monitorando i costi e, quando serve, chiedendo aiuto a chi questo mondo lo conosce davvero.