C’è un luogo che non vedrai mai, ma che decide il prezzo di tutto ciò che accende la tua vita. Non è una piazza vera, anche se in un certo senso lo è. È un mercato invisibile, dove ogni giorno si incontrano chi produce energia e chi la acquista per portarla fino a casa tua.
Immagina decine di operatori, computer accesi, schermi che scorrono numeri e sigle: in poche ore si decide quanto costerà l’energia elettrica domani, o quanto varrà il gas la prossima settimana. Non c’è nessuna magia: è economia pura. È così che nascono due sigle che forse hai già sentito, PUN e PSV, i due indici che determinano la differenza tra il prezzo della luce e quello del gas. Capirli è la chiave per sapere perché le bollette cambiano e, soprattutto, come puoi risparmiare davvero.
Cos’è il PUN e come funziona
Il PUN è il Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica. In parole semplici, rappresenta quanto costa, in media, un kilowattora (kWh) sulla borsa elettrica italiana, dove i produttori vendono e i fornitori comprano. Ogni giorno, sul mercato gestito dal GME (Gestore dei Mercati Energetici), avviene un’enorme asta digitale:
- i produttori propongono l’energia che possono produrre e a che prezzo,
- i fornitori (le società che poi vendono l’energia ai clienti finali) fanno le loro offerte,
- il sistema “incrocia” domanda e offerta, e il prezzo che si forma diventa il PUN del giorno successivo.
È come il prezzo al chilo di un prodotto che varia in base a quante persone lo vogliono e a quanto costa produrlo. Se la domanda è alta e l’offerta scarsa, il prezzo sale. Se invece c’è molta energia rinnovabile disponibile e la domanda è bassa, il prezzo scende.
Come si aggiorna il PUN
Il PUN cambia ogni giorno, ma da ottobre 2025 ha subito una trasformazione importante: ora non viene più calcolato su base oraria, bensì ogni 15 minuti. È la cosiddetta “rivoluzione del quarto d’ora”, che segna una nuova fase nel modo in cui si forma il prezzo dell’energia elettrica in Italia.
In pratica, la Market Time Unit (MTU), cioè l’unità di tempo con cui vengono scambiati i prodotti sulla Borsa elettrica, è passata da 60 a 15 minuti. Questo significa che la giornata è suddivisa in 96 intervalli e che il prezzo dell’energia può cambiare quattro volte all’ora, riflettendo con maggiore precisione l’andamento reale di domanda e offerta.
Cosa cambia con il PUN quartorario
Con la MTU più breve, il mercato diventa più flessibile e reattivo: i prezzi si adattano più rapidamente alle variazioni di produzione e consumo, specialmente quelle legate alle energie rinnovabili come il solare e l’eolico, che possono aumentare o calare in pochi minuti.
Questo sistema consente di ottimizzare l’uso dell’energia prodotta, evitare sprechi e migliorare la stabilità della rete. Per chi ha contratti a prezzo variabile legati al PUN, la novità può tradursi in maggiori opportunità di risparmio, ma anche in più volatilità: il prezzo dell’energia potrà scendere o salire più spesso, anche nell’arco della stessa ora. Chi invece ha un contratto a prezzo fisso non subirà alcuna variazione: continuerà a pagare la stessa cifra indipendentemente dalle oscillazioni. Il valore del PUN continua a essere espresso in €/MWh, e puoi consultarlo ogni giorno sul sito del Gestore dei Mercati Energetici (GME).
| Mese | Mono €/kWh | F1 €/kWh | F2 €/kWh | F3 €/kWh |
|---|---|---|---|---|
| ottobre 2025 | 0.11104 | 0.11783 | 0.12166 | 0.09948 |
| settembre 2025 | 0.10908 | 0.10959 | 0.12093 | 0.10188 |
| agosto 2025 | 0.10879 | 0.10558 | 0.11797 | 0.10604 |
| luglio 2025 | 0.11313 | 0.10896 | 0.1271 | 0.10849 |
| giugno 2025 | 0.11178 | 0.11306 | 0.12676 | 0.10363 |
| maggio 2025 | 0.09358 | 0.08909 | 0.11064 | 0.08711 |
| aprile 2025 | 0.09985 | 0.09584 | 0.11508 | 0.09505 |
| marzo 2025 | 0.12055 | 0.12168 | 0.13486 | 0.11165 |
| febbraio 2025 | 0.15036 | 0.15764 | 0.15895 | 0.13991 |
| gennaio 2025 | 0.14303 | 0.15832 | 0.15161 | 0.12854 |
| dicembre 2024 | 0.13506 | 0.15847 | 0.14593 | 0.11581 |
| novembre 2024 | 0.13089 | 0.14559 | 0.13738 | 0.11713 |
| Mese | Mono €/kWh |
|---|---|
| ottobre 2025 | 0.11104 |
| settembre 2025 | 0.10908 |
| agosto 2025 | 0.10879 |
| luglio 2025 | 0.11313 |
| giugno 2025 | 0.11178 |
| maggio 2025 | 0.09358 |
| aprile 2025 | 0.09985 |
| marzo 2025 | 0.12055 |
| febbraio 2025 | 0.15036 |
| gennaio 2025 | 0.14303 |
| dicembre 2024 | 0.13506 |
| novembre 2024 | 0.13089 |
Fonte: elaborazione di EnergetiKa su dati orari pubblicati dal Gestore Mercati Energetici (GME) e reperibili sul sito www.mercatoelettrico.org
Cos’è il PSV e come funziona
Il PSV, o Punto di Scambio Virtuale, è l’indice di riferimento per il prezzo del gas in Italia. Anche qui si tratta di un mercato, ma un po’ diverso dal PUN. Il gas, infatti, non si produce: si estrae o si importa da altri Paesi (come Algeria, Norvegia, Russia o Azerbaigian).
Il PSV rappresenta il punto virtuale in cui gli operatori si scambiano gas sulla rete italiana, gestita da Snam Rete Gas. È come un “luogo digitale” dove chi ha gas in eccesso lo vende e chi ne ha bisogno lo compra.
Il prezzo che ne risulta è espresso in €/MWh, proprio come per il PUN, successivamente, il fornitore di gas che si occupa della vendita al dettaglio, converte il prezzo in €/smc tramite un semplice fattore di conversione e adeguato al Potere Calorifico Superiore (PCS) della zona di riferimento.
Come si aggiorna il PSV
Anche il PSV cambia ogni giorno, ma spesso viene utilizzato come media mensile per i contratti di fornitura. Il suo valore dipende da molti fattori esterni:
- la stagione (in inverno la domanda di gas cresce),
- la situazione geopolitica (conflitti o tensioni tra Paesi produttori),
- il livello di stoccaggio in Italia e in Europa,
- il prezzo internazionale del gas, in particolare al TTF olandese, che è il principale mercato europeo.
| Mese | PSV €/Smc |
|---|---|
| ottobre 2025 | 0.35367 |
| settembre 2025 | 0.37336 |
| agosto 2025 | 0.38089 |
| luglio 2025 | 0.39248 |
| giugno 2025 | 0.41884 |
| maggio 2025 | 0.40301 |
| aprile 2025 | 0.40236 |
| marzo 2025 | 0.45507 |
| febbraio 2025 | 0.56618 |
| gennaio 2025 | 0.53358 |
| dicembre 2024 | 0.50923 |
| novembre 2024 | 0.48292 |
Fonte: elaborazione di EnergetiKa dell’hub italiano in cui avvengono le compravendite di gas. I prezzi sono espressi in €/MWh e convertiti in €/Smc sulla base di un coefficiente moltiplicativo pari a 0,0105833, riferito ad un potere calorifico superiore (PCS) pari a 0,03810 GJ/Smc
Meglio prezzo fisso o variabile?
Questa è la domanda che tutti si pongono, soprattutto quando i prezzi iniziano a muoversi. La risposta, però, non è uguale per tutti. Anzi, se hai letto attentamente fino a qui, avrai già capito che non esiste il prezzo fisso né per l’energia, né per il gas.
Ma quindi i fornitori che pubblicizzano le tariffe a prezzo fisso sono dei truffatori? Assolutamente NO. Chi propone delle tariffe a prezzo fisso sta semplicemente facendo una scommessa contro il mercato, proponendo al cliente di pagare l’energia sempre allo stesso prezzo per un determinato periodo di tempo (solitamente 12 mesi o alcune volte anche 24 mesi). Al termine di questo periodo verrà applicata una nuova offerta come prevista dal contratto del fornitore stesso. Per questo motivo in EnergetiKa rivalutiamo i contratti dei nostri clienti almeno una volta all’anno.
In ogni caso scegliere il prezzo fisso o il prezzo variabile, non è una questione di convenienza fine a se stessa, ma è una questione strategica dettata dal periodo e dalle previsioni di quel periodo. Ecco le differenze:
Prezzo fisso
- Sai subito quanto pagherai per ogni kWh o Smc, per un periodo (12 o 24 mesi).
- Sei protetto da eventuali rialzi.
- Ma se il mercato scende, non benefici dei cali.
Prezzo variabile
- Segue l’andamento del PUN o del PSV.
- Se il mercato scende, risparmi.
- Ma se sale, la bolletta cresce.
Esempio: Nel 2022, chi è riuscito a da assicurarsi un prezzo fisso ha certamente risparmiato rispetto a chi aveva un contratto a prezzo variabile. Nel 2024, invece, con i prezzi in calo, è accaduto il contrario. Ecco perché la vera domanda non è “meglio fisso o variabile?”, ma:
“Qual è la scelta giusta per me, in questo momento?”
Ma soprattutto, quando valuti di cambiare fornitore, non conta tanto quanto hai risparmiato l’anno scorso, quanto piuttosto chiederti quanto potrai risparmiare l’anno prossimo con la nuova offerta, rispetto a ciò che continueresti a pagare restando con quella attuale. Ed è qui che entra in gioco la consulenza EnergetiKa.
Come interpretare la bolletta: il legame tra PUN, PSV e i tuoi costi reali
Quando ricevi la bolletta, trovi voci come “spesa per la materia energia” o “spesa per la materia gas naturale”. Sono quelle che dipendono direttamente dal PUN e dal PSV (Leggi l’approfondimento).
Il problema? Molti pensano che la bolletta dipenda solo dal consumo, ma in realtà il prezzo dell’energia cambia ogni mese. Capire se stai pagando troppo o se il tuo contratto è ancora conveniente richiede un’analisi reale dei dati.
Ecco perché EnergetiKa offre un check-up gratuito delle bollette: analizziamo insieme i tuoi contratti, confrontiamo il tuo prezzo attuale con PUN e PSV aggiornati e ti spieghiamo, in modo chiaro, dove puoi risparmiare senza rinunciare alla qualità del servizio.
Non aspettare l’ennesima bolletta alta!
Come risparmiare davvero: il metodo EnergetiKa
EnergetiKa non è un fornitore di energia, ma il tuo consulente personale nel mondo dell’energia sostenibile. Ti aiutiamo a:
- Capire i meccanismi di prezzo (PUN e PSV).
- Scegliere il contratto più adatto a te.
- Evitare offerte poco trasparenti.
- Monitorare i cambiamenti del mercato nel tempo.
Con il nostro check-up gratuito, puoi finalmente sapere:
- se il tuo prezzo è in linea con il mercato,
- se conviene restare nel fisso o passare al variabile,
- e quanto potresti risparmiare semplicemente scegliendo meglio.
PUN e PSV non sono solo sigle per addetti ai lavori. Sono le coordinate che guidano il prezzo dell’energia che usi ogni giorno. Capirle non significa diventare esperti, ma semplicemente imparare a scegliere con consapevolezza.
L’energia cambia, i mercati si muovono, ma una cosa resta: con EnergetiKa hai una guida affidabile che ti accompagna passo dopo passo, perché l’energia va capita, non subita.